Sarà la finanza a tutelare il Pianeta?

23 Febbraio 2021

La finanza, negli ultimi anni, ha scoperto che investimenti insostenibili e irresponsabili non solo danneggiano il Pianeta e la coesione sociale ma sono fortemente rischiosi e, nel medio-lungo-periodo, poco redditivi. La transizione ecologica sarà accelerata e produrrà forti cambiamenti, geopolitici, tecnologici e di potere.

Ma quali sono le strategie di investimento sostenibile? Gli operatori finanziari sono pronti a valutare i criteri ambientali e sociali delle attività di investimento e delle imprese? Le imprese sono pronte a dimostrare e comunicare la loro transizione green? Il Recovery Plan potrebbe aiutare l’Europa a ridurre i flussi di energia e materia e a proporsi come area geopolitica leader nell’economia sostenibile, circolare e climaticamente neutra? E infine, la finanza sostenibile può essere o no un’alleata nella tutela del pianeta?

Ne parleremmo questo giovedì 25 febbraio dalle 15.30 su Ansa.it. Il dibattito promosso dalla Fondazione Ecosistemi e N3, Now New Next vede la partecipazione di un panel di esperti in materia. Parteciperanno: Luigi De Vecchi, Chairman Emea Banking, Capital Markets &Advisory di Citi; Michele Crisostomo, Presidente di Enel Group; Nino Tronchetti Provera, Managing Partner & Founder di Ambienta SGR S.p.A; Elisa Scotti, Docente presso l’Università di Macerata e l’Università Roma Tre; Silvano Falocco, Direttore della Fondazione Ecosistemi; Claudio Sestili, Fondatore di N3, Now New Next.

Potete seguire il dibattito in diretta su Ansa.it.

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Politiche per la trasformazione industriale: Green Public Procurement per i materiali da costruzione

Politiche per la trasformazione industriale: Green Public Procurement per i materiali da costruzione

ECCO – il think tank italiano per il clima e Fondazione Ecosistemi propongono una revisione dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti pubblici di materiali da costruzione nel policy paper “Politiche per la trasformazione industriale: Green Public Procurement per i materiali da costruzione”. Il documento, attraverso un’analisi approfondita della legislazione sugli appalti pubblici, esplora come le politiche di GPP possano incentivare la transizione verso un’industria edilizia più sostenibile, con un focus sulla decarbonizzazione dei settori ad alta intensità energetica come acciaio, cemento e calcestruzzo.

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Decarbonizzare il settore delle costruzioni: le “Green Stories” che tracciano il futuro

Decarbonizzare il settore delle costruzioni: le “Green Stories” che tracciano il futuro

La decarbonizzazione del settore delle costruzioni in Italia è essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici e richiede interventi su pubblica amministrazione, industria, progettazione e formazione. Il Green Public Procurement è uno strumento chiave per promuovere mercati più “verdi” e soluzioni sostenibili. Per raccontare questa trasformazione, Fondazione Ecosistemi, in collaborazione con ECCO, ha realizzato “Green Stories: le 4 trasformazioni per la decarbonizzazione degli edifici in Italia”, un progetto di sei video che approfondisce, attraverso esperti, le sfide e le opportunità di un’edilizia più sostenibile.

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Criteri ambientali minimi per le costruzioni e mitigazione dei cambiamenti cimatici: lo stato dell’arte

Criteri ambientali minimi per le costruzioni e mitigazione dei cambiamenti cimatici: lo stato dell’arte

La lotta ai cambiamenti climatici passa anche dal settore delle costruzioni, responsabile di una significativa quota di emissioni di gas serra. In questo contesto, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano uno strumento strategico per promuovere la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale dei materiali edili, come acciaio, cemento e calcestruzzo. In collaborazione con ECCO, il think tank italiano sul clima, abbiamo elaborato un report dettagliato che fa il punto sull’attuale situazione del Green Public Procurement (GPP) in Italia, con particolare riferimento ai CAM edilizia (DM 23 giugno 2022 n. 256).

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